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Cosa ho imparato

Cosa ho imparato alla fine del 2022?

Per rispondere proviamo a riavvolgere il nastro e a partire dall’inizio, da gennaio.

Ci siamo il 2022 è appena iniziato e nonostante il contesto esterno presenti diverse incertezze e incognite, possiamo scegliere di non farci influenzare e fare anche quest’anno del nostro meglio.

Panta rei” diceva Eraclito, tutto scorre e questi ultimi anni hanno visto un’accelerazione importante su tutti i fronti: abbiamo accelerato sugli strumenti digitali, su nuove forme di comunicazione, il podcast e lo streaming primi tra tutte; sono cambiate le abitudini di acquisto spostando un’ampia fetta sull’online; è cambiato il nostro modo di lavorare e lo smart working, questo sconosciuto, è diventato un compagno per molti di noi con una relazione di amore/odio.

Il 2022 richiede di fermarsi, apprendere, sedimentare e approfondire quello che per motivi di forza maggiore abbiamo imparato in fretta e furia negli ultimi due anni.

Oggi condivido con te alcuni aspetti della formazione da seguire, studiare e, se possibile, in cui immergersi nel 2022.

“Chi si ferma è perduto” recita il payoff di un mio cliente storico e allora mettiamoci subito in azione.

 

Da dove partire? Io inizierei dal tema del NoCode per anticiparvi che uno dei trend del 2022 sarà sicuramente la figura del full stack NoCode marketer.

Ne parlavo l’altro giorno con Lorenzo Lodigiani di Ncode.it, il progetto punto di riferimento in Italia per lo Sviluppo senza Codice, e nella nostra chiacchierata abbiamo concluso che più che la figura del NoCode developer, questo sarà l’anno del NoCode Marketer che, usando in modo furbo e smart una serie di strumenti in sequenza, riuscirà a fare delle vere e proprie magie digitali.

Se volete saperne di più, guardate ad esempio la challenge #100daysofnocode di Edoardo Vigo su LinkedIn.

 

Un altro filone caldo nel 2022 sarà quello del Growh Hacking.

Che cos’è il Growth Hacking? È un approccio, un mindset che si basa su quattro elementi fondamentali: esperimenti, dati, creatività e domande. Potremmo semplificarlo come una “evoluzione del marketing digitale”, ma come ho proprio detto poco fa è più un mindset, un modo di analizzare e vedere il mondo, digitale e non, che ci circonda.

Facciamo esperimenti sapendo che il 90% falliranno, raccogliamo dati per prendere decisioni più ponderate rispetto a quelle istintive di pancia, usiamo la creatività per trovare approcci fuori dagli schemi e continuiamo a fare e farci domande per mettere in discussione tutto.

Se volessi seguire questo approccio, io sono uno degli esperti del Growth Program, l’academy sul Growth Hacking di Raffaele Gaito, e questo è uno degli investimenti che mi sento di consigliarti più di tutti anche per il nuovo anno.

 

Cosa ho imparato ancora nel 2021? Ho imparato una volta in più che il content marketing è un ever green: un tema caldo e importante che torna puntuale ogni primo dell’anno, insieme alla compagna di avventure la newsletter.

“Le email sono morte, i contenuti testuali non servono più” dicono alcuni, eppure le newsletter curate con amore e attenzione hanno dei riscontri pazzeschi e i blog con i loro contenuti di valore dominano ancora le posizioni più interessanti sui motori di ricerca.

Se vuoi approfondire questo tema ti propongo due diverse soluzioni:

  1. puoi iscriverti ai diversi percorsi che offre Alessandro Beltrami sul suo sito Content Marketing Italia;
  2. oppure iscriverti all’academy di Riccardo Esposito e Cristina Maccarrone su Facebook Scrivere per informare, legato all’omonimo libro edito da Flaccovio editore.

 

Se sei in cerca di grandi ispirazioni dagli opinion leader mondiali, ti consiglio di scegliere uno dei cicli di incontri organizzato da Performance Strategies su marketing, vendite e leadership che prevede sia un mix di eventi online, che di incontri in presenza con speaker del calibro di Annamaria Testa, David Rogers, Roger Dooley, Mauro Porcini e Emily Heyward.

 

Se vuoi migliorare le tue soft skills ti consiglio i percorsi di SkillDoers che spaziano tra mindset, powerskill, softskill, allenamente e sono pensati proprio per migliorare le nostre competenze trasversali, quelle un po’ alla base dei profili a T dei multipotenziali di cui ho già parlato più volte sia nel mio podcast che qui sul blog.

Dagli stessi autori di SkillDoers, e in particolare dall’amico Stefano Saladino, c’è anche il gigantesco progetto di Rinascita Digitale con un mix unico di contenuti gratuiti tra video, podcast, lezioni, approfondimenti.

 

Se volete investire sulla vostra crescita personale vi segnalo altri due percorsi, anzi è più corretto chiamarle “palestre”:

  1. Per allenarvi nel parlare in pubblico prendete in considerazione l’idea di iscrivervi in uno dei club Toastmasters in giro per l’Italia (se volete unirvi ai miei club mi trovate ai Como Lakers e ogni tanto a Milan Easy), o in quelli online per allenare le vostre capacità di public speaking e leadership.
  2. Se volete invece allenare la vostra scrittura in tutte le sue forme, migliorare la vostra capacità nel leggere ad alta voce (molto sottovalutata!) e capire come trasformare il feedback in un’arte e un processo, allora vi aspetto nella mia palestra personale, Writers And Readers, dove io e il mio amico Ivan Ottaviani da dieci anni portiamo avanti un viaggio tra la parola scritta e quella orale a cui hanno partecipato centinaia di persone.

Insomma: un sacco di proposte per iniziare a trovare già da ora le tue risposte alla domanda cosa ho imparato alla fine di questo nuovo anno.

Se mi segui da un po’ sai che che ho fatto dell’hashtag #NeverStopLearning uno dei miei cavalli di battaglia, quindi sei pronto ad accettare una challenge che dura tutto il 2022?

Per farlo segui queste semplici istruzioni: ogni sabato vai su LinkedIn e  rispondi con un tuo post alla Domanda: “cosa ho imparato questa settimana?”

E ricordati di concludere il tuo post con #CosaHoImparato, usando la versione italiana di #NeverStopLearnin ci distingueremo da tutti gli internazionali che usano questo hashtag 🙂

Coraggio, non aver paura di rompere il ghiaccio e se pensi di aver imparato qualcosa di “piccolo”, non importa sarà di sicuro qualcosa che farà la differenza per te e per tutti quelli che ti seguono e che condividono i tuoi stessi interessi.

Tutto inizia da questa domanda: cosa ho imparato?

Ascolta “#77. Cosa ho imparato” su Spreaker.

Photo by Mick Haupt on Unsplash

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