La regola dei 3 libri
“57 libri all’anno NON ti servono a nulla”
Inizia così uno degli ultimi post dell’amico Michele Tampieri su Linkedin dove racconta di un caso, forse nemmeno così isolato di persone che riescono in un anno a leggere più di un libro a settimana sui temi del marketing, delle vendite, della comunicazione e della leadership.
In questo articolo parto proprio da queste riflessioni di Michele per raccontarvi le mie.
Leggere 57 libri in un anno: è una bella sfida anche per lettori forti come me.
Michele Tampieri nel suo articolo si sofferma a riflettere su un punto chiave: “il problema principale non è quanto leggiamo o studiamo ma quanto riusciamo ad applicare al nostro Business e alla nostra attività di quello che apprendiamo.”
Come si arriva a leggere 57 libri in un anno?
Stiamo parlando di ben più di un libro a settimana.
Il primo passo soprattutto se parliamo di manuali, saggi e libri professionali parte dal comprarli; gli e-commerce online ci possono dare una grande mano grazie alle funzioni di filtraggio collaborativo tipo “chi ha comprato questo libro ha comprato anche”, chi ha visto questo ha visto anche”, altri “libri dello stesso autore” o varianti tipo “potrebbe interessarti anche”, accorgimenti che almeno nel mio caso funzionano a meraviglia.
Entro su una delle piattaforme online che preferisco per un singolo libro e dopo cinque minuti mi ritrovo almeno tre libri nel carrello.
In modo analogo quando vado in libreria, mi faccio accompagnare dai suggerimenti degli altri libri presenti nello stesso scaffale, piuttosto che dalle novità del mese e l’effetto pila di libri alla cassa è assicurato.
Morale della favola: ogni anno compro quasi un centinaio di titoli!
Tra il comprarli e il leggerli c’è sempre uno scarto di un 30/40%: ci sono libri che ho comprato diversi anni fa che all’improvviso mi chiamano e abbandono quelli che sto leggendo, per farmi trasportare nelle loro pagine.
Ci sono momenti in cui seguo come un’ombra un autore e mi immergo in una full immersion di tutte le sue pubblicazioni, per comprendere a fondo i temi di cui tratta nei suoi testi.
Ci sono altri momenti in cui salto da un tema all’altro, mescolando gialli, thriller, fantasy a marketing digitale e sviluppo personale.
Con questi grandi numeri di libri letti, La domanda che Michele Tampieri riporta nel suo articolo me la faccio anch’io “Quale percentuale di concetti appresi riusciamo veramente a “mettere a terra” senza che rimangano astratti o peggio ancora dimenticati?”
Il passaggio dal pensiero all’azione è un passaggio chiave per passare dalla lettura e lo studio all’esecuzione e all’applicazione delle stesse nel nostro contesto lavorativo o aziendale.
Per far atterrare i concetti dei libri che abbiamo letto, per farli sedimentare e trasformarli in terreno fertile per arrivare al successo con i nostri progetti è necessaria sperimentare, provare e provare ancora, mettersi in gioco, imparare dai propri errori e consolidare la propria esperienza.
Per arrivare ad un risultato efficace possiamo ricorrere alla regola del 3 e in questo caso la regola dei 3 libri.
Nella fase di studio, approfondimento, immersione in un tema ho realizzato che se leggo 3 libri su quell’argomento riesco ad avere un quadro d’insieme molto più completo, una visione a trecentosessanta gradi del tema trattato da più esperti che mi danno ognuno un proprio punto di vista.
Leggere tre libri sullo stesso argomento mi aiuta a unire i puntini ad una velocità anche cinque o dieci volte superiore rispetto ad accontentarmi di leggere un solo libro specifico su quel singolo argomento; certo ci metterò più tempo ma quel tempo dedicato alla lettura mi farà guadagnare in velocità nella fase di applicazione.
A me piace addirittura leggerli in parallelo, saltando da uno all’altro come in una danza in cui ad ogni ballo si cambia dama o cavaliere.
Altri preferiscono un approccio più lineare o sequenziale nella lettura ma il risultato del quadro d’insieme diventa un vantaggio importante.
Immergersi in un argomento ci porta in un flusso di conoscenza e scoperta in cui possiamo nuotare lasciandoci trasportare dalla corrente, in cui ci spostiamo quasi senza fatica.
Mentre sono in questo “flusso” ho quasi la sensazione che i libri si mettano a parlare tra di loro, discutano dell’argomento e io mi trovo al centro di queste loro descrizioni e ve l’assicuro la sensazione è stupenda.
Ad esempio io ho appena finito di leggere tre libri che si rinforzano reciprocamente, che mi mettono quasi spalle al muro, indicandomi all’unisono una via da seguire, una strada da percorrere e sono:
- La pratica di Seth Godin
- Strategia oceano blu di W. Chan Kim e Renée Mauborgne
- Diventa chi sei di Emilie Wapnick
Seth Godin nel suo libro “La pratica: L’attività creativa è una scelta quotidiana” spiega che:
“Al cuore della pratica di chi crea c’è la fiducia: il percorso difficile di nutrire fiducia nel vostro io, l’io spesso nascosto, l’unico essere umano con cui ognuno di noi vive.”
A volte serve solo questo: fiducia in noi stessi per iniziare e tuffarsi in questo flusso perché è proprio in “quel momento in cui le distrazioni svaniscono, quando la narrazione arretra in sottofondo e le chiacchiere si placano, quando siamo direttamente coinvolti nel lavoro.” che la magia accade.
In Strategia oceano blu trovo parole che sembrano fatte proprio per essere ospitate all’interno di questo articolo:
“I leader sono dei voraci utilizzatori di teorie, molte volte inconsce e inadeguate perché basate solo sulla loro esperienza personale legata a circostanze diverse da quella che stanno affrontando in quel momento.”
I libri sono pieni di teorie, sono piene di lezioni imparate sbagliando e facendo tesoro dei propri errori ed è quello che può trasformare delle semplici teorie in teorie corrette e “una teoria corretta non può che essere di estremo aiuto, in particolare una teoria che in questo momento storico per l’Europa si pone l’obiettivo di aprire il black box della crescita profittevole.”
Emilie Wapnick in “Diventa chi sei: Una pratica guida per persone creative che hanno molteplici passioni ed interessi” amplifica ancora questo concetto, ne parla a proposito dei multipotenziali ma il discorso può valere per ognuno di noi “noi fondiamo più discipline tra loro e lavoriamo sulle loro interrelazioni.”
È proprio così, la lettura di tre libri su uno stesso argomento amplifica le connessioni, cogliamo nuove le interrelazioni, uniamo più puntini e otteniamo un quadro d’insieme più ampio, perché “Ogni volta che approfondiamo un interesse o una disciplina, sviluppiamo fiducia nella nostra capacità di assimilare e capire cose nuove.”
Poi non vi resta che passare all’azione, provare, sperimentare, monitorare i risultati e ripartire facendo tesoro di tutti i dati raccolti.
Un ultimo consiglio che ci arriva da “Strategia Oceano blu”, “smettete di preoccuparvi della concorrenza. Innovate sul valore e lasciate che siano i concorrenti a preoccuparsi di voi.”
Il vostro valore potrebbe amplificarsi al cubo, proprio grazie a questo approccio, alla regola del 3 libri.