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ISBN spiegato facile

Che cos’è il codice ISBN e come si ottiene?

Serve davvero un codice ISBN per il proprio libro?

Tra i temi trattati all’interno di questo blog, lancio con questo articolo una nuova rubrica dedicata a una serie di parole che proverò a spiegarvi in modo facile.

Lo spunto per questa puntata arriva da una domanda fattami da Sophie Aiello.

 

Cos’è lISBN?

ISBN è una sigla, un acronimo per International Standard Book Number, è un identificativo univoco valido in tutto il mondo per ogni singolo libro.

La definizione più tecnica che si trova sul sito ISBN.it è questa: è un numero che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo o una edizione di un titolo di un determinato editore.

Oltre a identificare il libro, si attribuisce a tutti quei prodotti creati per essere utilizzati come libro.

 

Come e perché nasce l’ISBN?

Per rispondere a questa vostra domanda dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, negli anni ‘60.

A quell’epoca la più estesa catena inglese di distribuzione di libri e giornali era la Smith’s e per migliorare la propria logistica di magazzino, decise di informatizzare l’intera gestione dei prodotti.

Il primo passo chiave era la creazione di un sistema di catalogazione univoco dei libri, dove a ogni testo fosse associato un codice a barre univoco per evitare, appunto, dei doppioni.

L’incarico fu affidato al professore di statistica del Trinity College, Gordon Foster e coinvolse negli anni successivi altri venditori fino ad arrivare a un primo standard di un codice a 9 cifre. Era il 1967.

Il passaggio al codice ISBN a 10 cifre avvenne nel 1970 grazie a una commissione di lavoro che coinvolse i rappresentanti di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Irlanda, Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia.

Abbiamo così il codice ISBN formato da 9 numeri e un carattere finale di controllo.

Possiamo dire per semplicità che il codice ISBN del libro è l’equivalente del codice fiscale per ognuno di noi e se sapete come è calcolato il codice fiscale, sapete anche che l’ultimo carattere è anche in questo caso un codice di controllo che ne attesta la validità.

A partire dal primo gennaio 2007 si sono aggiunte 3 cifre davanti al vecchio codice ISBN a 10 caratteri e così il codice ISBN è entrato a far parte del mondo degli EAN e della codifica governata da GS1, la nuova denominazione di Indicod-ECR, l’unico ente italiano autorizzato al rilascio dei Codici a Barre.

Per questo motivo spesso si usano come sinonimi per i codici dei libri EAN, EAN13 o ISBN13.

A sua volta per i codici a barre dei libri in Italia ci si deve rivolgere a ISBN.it che è l’unica realtà autorizzata al rilascio di codici a barre di questo tipo.

 

Come è strutturato un codice a barre?

Un esempio di codice a barre di un libro ha questa sequenza: 9788893572903

Le prime 3 cifre possono avere come valore 978 o 977 che significa che quel codice è di un libro, seguite poi da 88 o 12 che indica che è un libro italiano. Poi ci sono le cifre che identificano il codice editore, seguito da numero progressivo per ogni edizione del libro e infine il codice di controllo.

Attenzione a un dettaglio non trascurabile della definizione di codice ISBN: questo codice identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo o una edizione di un titolo.

Cosa si intende per una edizione di un titolo? Ogni singola versione del libro: quindi se tu pubblichi il tuo testo sia in formato libro che epub, devi attribuire due differenti ISBN.

Se poi decidi di farlo anche in pdf, te ne servono 3.

Se poi aggiungi anche l’edizione economica tascabile te ne serve un quarto. Se due anni dopo, pubblichi una nuova edizione del libro, devi attribuirne uno nuovo, mentre se ristampi la stessa edizione il codice non cambia.

 

Perché è fondamentale in editoria il codice ISBN?

Intanto un libro senza codice ISBN non è tecnicamente un libro, ma un semplice testo stampato, non ha diritto all’IVA al 4% ma passa a IVA 22%.

Tutta la filiera dell’editoria utilizza questo codice per scambiarsi informazioni: editori, distributori, grossisti, librerie, così come realtà che analizzano dati di vendita e prenotazioni.

Senza ISBN di fatto il vostro libro non esiste.

Un editore che pubblica libri senza ISBN sarà del tutto tagliato fuori dalla filiera, stessa cosa per un autore che pubblica il proprio libro rivolgendosi a una tipografia: avrà tra le mani un oggetto che sembra a tutti gli effetti un libro, ma non lo è.

Nessuno potrà mai ordinarlo e lo potrà vendere potendo contare solo sulle proprie forze.

Come spiega il sito ISBN.it grazie all’adozione di questo codice sarà possibile per le librerie, i grossisti, promozione e distribuzione gestire e monitorare gli ordini, aggiornare i metadati del libro sulle banche dati del settore, scambiare rapidamente flussi sulle disponibilità a magazzino e lo stato di ordinabilità di un libro, in gergo detti anche stock report.

Quali sono le opzioni che ha davanti a sé uno scrittore?

Prima opzione: la più lineare, ma spesso la più lunga e complessa: si rivolge a un editore con cui pubblicherà la propria opera. In questo caso l’ISBN sarà assegnato al singolo titolo dall’editore che lo fa per ogni nuovo libro che pubblica.

Seconda opzione: sceglie di usare il codice fornito (gratuitamente o a pagamento in molti casi) dalla piattaforma di self publishing con la quale hai scelto di pubblicare. In questo caso il suo libro avrà un ISBN, ma sarà quello della piattaforma scelta.

Se pubblicate un libro con Passione Scrittore, ad esempio, avrete un loro ISBN e quando visualizzerete la vostra scheda sui vari store vedrete che il libro risulterà stampato da “Passione Scrittore Selfpublishing e potrà essere ordinato in tutte le librerie fisiche e su tutti gli store online, Amazon compreso. 

C’è anche una terza opzione: a partire dal 2015 anche i self publisher possono ottenere un ISBN specifico per il proprio libro direttamente dal sito ufficiale. Il prezzo per questo servizio è a partire da 60 euro per ogni ISBN fino a un massimo di 250 euro per 5 codici. 

I vantaggi di quest’ultima opzione è che quel codice sarà vostro per sempre e se deciderete poi di cambiare realtà con la quale stampare i vostri libri, non perderete nulla della visibilità guadagnata fino a quel momento. Una volta ottenuto il codice a barre, potete usare un tool tipo Free Online Barcode Generator per avere l’immagine da inserire sulla quarta di copertina del vostro libro.

 

C’è qualcos’altro da sapere sugli ISBN?

Sì, sulla base della mia esperienza, se hai un sito, ricordati di inserire sulla scheda del tuo libro anche ISBN; lo stesso consiglio vale per gli editori o i siti delle librerie.

Molti utenti in caso di titoli simili sul mercato fanno delle ricerche direttamente su Google cercando per ISBN e se questa informazione non c’è sul vostro sito, non potrete comparare tra i primi risultati dei motori di ricerca.

Vi consiglio tra l’altro di scriverli senza i trattini in mezzo, ma come un’unica sequenza di 13 caratteri.

Un altro motivo per legare al vostro libro un unico codice è rappresentato dalle recensioni dei siti che ne parlano: che sia Amazon, Anobii, Ibs o Hoepli, tutti i siti usano ISBN come chiave per l’edizione del singolo libro.

Ricapitolando: ISBN è come il codice fiscale del tuo libro, se non ce l’hai non esisti, se ce l’hai sarà più facile per tutti trovare il tuo libro nei diversi formati, comprarlo e poi recensirlo.

Ascolta “#69. ISBN spiegato facile” su Spreaker.

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