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Per un pugno di dollari

In ricordo di Ennio Morricone, ho scelto come titolo per questo articolo uno dei film con le sue incredibili colonne sonore: “Per un pugno di dollari” e vi voglio parlare di un aspetto spesso sottovalutato nella gestione dei propri social: le risorse in campo.

Quando si gestiscono i social quali sono le risorse in campo? E soprattutto cosa si intende per risorse?

Le risorse sono l’insieme dei mezzi che vi permettono di fronteggiare la sfida di essere presenti sui social network, di aumentare fan e follower e portarli a interagire con voi,  a creare la vostra community.

In questo scenario, una delle risorse più importanti è il tempo.

È facile cadere nell’errore di pensare che i social network siano gratuiti e che non costino nulla, tanto sono gratis.

Non è proprio così, perché come minimo per una gestione efficace di un solo social network servono almeno due o tre ore a settimana.

Come diceva Benjamin Franklin “il tempo è denaro” e mai come in questo caso il legame è forte: infatti, un altro aspetto delle risorse da tenere ben presente è proprio il denaro, il budget a disposizione per la vostra comunicazione online, per dare visibilità ai vostri contenuti.

Un terzo elemento è il numero di canali che volete alimentare con i vostri contenuti e, fate attenzione, è proprio questo punto che nasconde le insidie più pericolose.

Di solito letti un paio di articoli, ascoltate qualche puntata sul podcast e dopo aver visto qualche video su YouTube o aver partecipato a un corso sui temi del digital, l’impulso più forte è quello di aprire tutti i canali social, aggiungere anche il blog e cercare di alimentarli tutti senza rendersi conto che una sfida di questo tipo potrebbe richiedere anche venti o trenta ore a settimana.

All’inizio le endorfine scorrono nel sangue, tutto vi sembrerà facile e leggerlo, i primi post appariranno nitidi e cristallini nella vostra mente, ma ben presto questa leggerezza sarà lentamente sostituita da una pesantezza sempre più densa e melmosa.

Settimana dopo settimana, anche riguardando i vostri appunti, chiedendo a destra e a manca consigli e idee, non riuscirete a venirne a capo.

Per di più, soprattutto all’inizio non solo i vostri post ottengono l’attenzione di poche persone e poche interazioni, ma meno ancora commenti e condivisioni.

Le dinamiche che portano a questo risultato sono diverse e ve ne parlerò in uno dei prossimi articoli.

L’elemento su cui riflettere oggi insieme sono le risorse in gioco: non ci sono trucchi come in alcuni videogiochi degli anni novanta in cui con certi codici segreti si potevano ottenere soldi infiniti, metalli a volontà e ricariche di energia.

Gestire i propri canali social è un po’ come organizzare una spedizione: serve una destinazione, una rotta e una mappa per arrivarci, una serie di tappe intermedie e di nuovo le risorse utili per il viaggio, un mezzo di trasporto ad esempio e cibo e denaro per il sostentamento.

Cosa succede se a metà del viaggio siete su una nave in mare aperto senza più viveri?

O se siete in una strada deserta e non avete più benzina per l’auto?

Per evitare situazioni spiacevoli di questo tipo, è importante fare un inventario delle proprie risorse prima di partire. In questo caso l’inventario sono le risposte ad una serie di domande.

So già che la domanda che vorreste farmi è qualcosa tipo: Davide, in quanto tempo si creano i post sui social?

Quella, anche se è la più frequente che mi viene fatta, è l’ultima delle domande e cercarne la risposta rischia di farvi solo allontanare dalla vostra meta.

Una buona domanda è invece quanto tempo potete dedicare ogni settimana alla vostra presenza sui social?

Se ad esempio pensate di poter dedicare una media di due ore a settimana, di sicuro almeno in una fase iniziale non pensate di poter gestire più di un social.

È più importante gestire un solo canale social e farlo bene.

Portate la giusta attenzione alle grafiche del profilo, a pensare a degli elementi identificativi che vi facciano riconoscere subito e pensate ai primi post da scrivere.

Anche su questo argomento ci torneremo, nelle prossime settimane.

Con una media di due ore a settimana potreste immaginare all’inizio due o tre post a settimana e un minimo di interazioni con i vostri follower.

Le prime settimane sono le più delicate: le risorse in campo che riversate nel progetto sono enormi, i risultati minimi, quasi nulli.

A fronte di ore nella creazione di post potreste ottenere solo un paio di interazioni e forse nemmeno quelle.

State sbagliando i post? Poco probabile: nella fase iniziale non vi conosce nessuno e per questo motivo avete poche interazioni.

Per questo motivo vi viene in aiuto la seconda domanda: avete ipotizzato un piccolo budget a supporto della vostra comunicazione?

Con 5/10 euro di sponsorizzazioni ad esempio potreste dare ai vostri post la giusta visibilità a pagamento che almeno in una fase iniziale compenserebbe la visibilità organica dei vostri contenuti.

Se avete in mente un piano d’azione più ampio, potreste anche chiedervi: avete a disposizione del budget per farvi affiancare da un professionista?

Anche questa è una domanda furba: se state organizzando la vostra spedizione, avere a disposizione una guida che conosca bene mappa e territorio potrebbe farvi risparmiare tempo e denaro, facendovi fare la pace con Benjamin Franklin.

Se pensate però di affidare tutto il lavoro ad un professionista esterno, non fatelo, voi siete la mente, il cuore e l’anima della vostra comunicazione sui social; nessun professionista potrà sostituirsi a voi, ma potrà essere un ottimo braccio operativo per far esaltare i vostri contenuti e mettervi nella giusta luce sui social.

Quindi prima di iniziare il vostro viaggio nei social, fatevi queste domande, altrimenti rischierete di restare solo con un pugno di dollari e forse nemmeno quelli.

Ascolta “#4. Per un pugno di dollari” su Spreaker.

Photo by Jordan Rowland on Unsplash


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