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25 minuti di pomodoro

Chi di voi conosce lo scrittore Mario Bianchi?

Mario Bianchi, nel 2009 era un esordiente, aveva pubblicato il suo primo libro con una piccola casa editrice e grazie al lavoro di squadra tra ufficio stampa, un paio di recensioni fortunate sui giornali e una intervista durante un evento pubblico, aveva raggiunto il traguardo di oltre 3.000 copie vendute.

Tre anni dopo la casa editrice gli aveva chiesto un secondo libro e Mario aveva accettato.

Una sera è a cena ospite di amici, conosce Andrea, un esperto di social media che gli racconta delle potenzialità dei social, di come Facebook stia cambiando il mondo, di come Twitter sia una fonte di informazione ricca e tempestiva e di come Instagram, secondo lui, nel giro di qualche anno, cambierà il modo con cui si comunicherà per immagini.

Mario ascolta attento e annuisce, poi è lo stesso Andrea a dargli un suggerimento chiave: “sai dovresti investire anche tu sui social, costruirti le tue pagine, i tuoi account e creare un dialogo con i tuoi lettori.”

Mario risponde perplesso: “Non so, è un mondo che non conosco…”

“E’ facile, te lo spiego io.”

Cinque anni dopo Mario è diventato una star dei social e ha appena firmato il contratto con un importante gruppo editoriale italiano.

Due anni dopo, nel 2019, Mario una mattina riceve la telefonata dal suo agente.

“Mario… ho appena parlato con l’editore, vuole sapere quando gli consegnerai il secondo volume della trilogia.”

“Ho quasi finito”, taglia corto Mario e… “scusa ti devo lasciare, torno a scrivere.”

Mario conclude la telefonata, torna al pc, riapre la sua pagina Facebook e riprende a scrivere ai suoi fan.

In realtà di quel secondo libro, Mario ha scritto solo poche pagine.

Ogni mattina accende il pc, si dà come obiettivo quello di scrivere almeno cinquecento/mille parole al giorno, ma poi dopo aver aperto il suo editor, arriva immancabile il primo plin della giornata, la prima di tante notifiche di messaggi a cui rispondere.

Sono le notifiche a scandire il tempo delle giornate di Mario e lui ne è dipendente.

Per di più, Mario non ha ancora finito quel secondo libro e forse non lo finirà mai.

Ha quasi un milione di fan e non ha un nuovo libro per loro.

Libro la tecnica del pomodoro di Andrea CirilloCome racconta Francesco Cirillo, nel suo libro “La tecnica del pomodoro”, “I social network e le app ci rendono vulnerabili alle interruzioni ventiquattr’ore al giorno”.

Questo pericolo è dietro l’angolo e ci possiamo cascare, ci sono cascato anch’io.

Un conto è essere sui social con un obiettivo preciso e una strategia di ampio respiro che in qualche modo contiene il divagare nel mare dei contenuti, un conto esserci più come naufraghi su una zattera trasportata dalla corrente.

Che la nostra sfida come autori sia quella di lavorare al nuovo libro o di lavorare al piano editoriale per poi creare una serie di contenuti online, la verità è che ci preoccupa l’idea di fallire e questo ci spaventa, i timori possono prendere il sopravvento e la «paura della paura» rischia di paralizzarci, così la nostra mente si rivolge ad attività diverse e più rassicuranti.

Ho scoperto La tecnica del pomodoro, grazie alla prima puntata del Podcast di Raffaele GaitoCome un pomodoro può migliorare la tua produttività” e ho iniziato ad approfondire l’argomento, poi ho scoperto il libro e già mentre lo leggevo mi sono dotato del mio personale timer da cucina, e ho iniziato a mettere in pratica i suggerimenti contenuti nel libro.

In breve in cosa consiste la Tecnica del Pomodoro?

La Tecnica Pomodoro è un metodo per gestire il tempo, sviluppato da Francesco Cirillo, e utilizza un timer, il classico pomodoro da cucina, per suddividere il lavoro in intervalli di 25 minuti, finiti i quali è necessaria una pausa di 5 minuti. Ogni 4 intervalli da 25 minuti, è necessaria una pausa più lunga di 15 minuti. Questa alternanza di minuti di attività e minuti di riposo è utile per massimizzare la nostra concentrazione ed efficacia e avere la mente sempre fresca e reattiva.

In sostanza ogni attività è organizzata in tempi-pomodoro e a posteriori, nel mio caso, mi consente ad esempio di sapere che per scrivere un articolo per il blog mi servono 2 pomodori, per scrivere un capitolo nel mio nuovo libro, me ne sono serviti 14 che ho spezzato su più giorni.

Francesco Cirillo nel suo libro “La tecnica del pomodoro”, svela che “Questo metodo ci aiuta a diventare consapevoli di come funziona la nostra mente e a decidere come reagire alle interruzioni.” 

Perché sono importanti le pause?

Il tempo libero è carburante per la mente. Senza questa risorsa si prosciugano la creatività, l’interesse e la curiosità: ci stanchiamo fino a esaurire le energie. Senza benzina, il motore si ferma.

La Tecnica del pomodoro è uno strumento che ci può aiutare al miglioramento continuo: ecco vari spunti e suggerimenti con cui io ho iniziato ad usarla:

  • Scrivere un articolo del blog: 2 pomodori
  • Gestire la mia presenza sui social ogni giorno: 1 pomodoro
  • Prepararsi ad una diretta: 1 pomodoro
  • Fare l’editing del mio podcast: da 2 a 3 pomodori
  • Pianificare il contenuto del piano editoriale del prossimo mese: 4 pomodori
  • Progettare un nuovo piano editoriale: 4 pomodori

Importante: se un’attività richiede più di 6 o 7 pomodori, meglio spezzarla in due attività distinte.

Provate anche voi ad usare questa unità di misura per tenere traccia delle vostre attività, solo così potrete rispondere alla domanda, quanto tempo vi ha richiesto?

In quali altri modi potreste usare la tecnica del pomodoro per migliorare la vostra efficacia come autori, quando scrivete le pagine del vostro libro e come social media manager di voi stessi, quando pensate ai contenuti da produrre per i vari canali?

Il messaggio che vuole condividere con il mondo, l’autore Francesco Ciriillo, è che tutti abbiamo bisogno della Tecnica Pomodoro. Questo strumento apparentemente semplice, è ora utilizzato da più di 2 milioni di persone in tutto il mondo, e può aiutare ognuno di noi a riprendere il controllo sulla nostra giornata lavorativa e raggiungere i nostri obiettivi.”

Siete pronti ad accettare questa sfida?

Fate come me, comprate subito online un timer pomodoro, leggete il libro La tecnica del pomodoro e fate i primi esperimenti.

Come dice Francesco Cirillo, “Prendetevi tutto il tempo che serve. Apprezzate il modo in cui arrivate all’obiettivo. Il piacere non deriva dall’affrettarsi verso il prossimo traguardo, ma dalla consapevolezza di quello attuale.

Dimenticavo, se pensate di conoscere lo scrittore Mario Bianchi, sappiate che il nome è inventato, la storia invece potrebbe appartenere ad ognuno di noi.

Ascolta “#17. 25 minuti di pomodoro” su Spreaker.

 

Foto scattata dall’autore.

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