Aria di cambiamento
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Aspetta… fammi sentire… senti anche tu nell’aria odore di cambiamento?
Qualcuno di noi potrebbe sentire un delizioso profumo, qualcun altro una specie di tanfo che non preannuncia nulla di buono.
Il cambiamento è positivo o negativo? Scopriamolo in questo articolo!
Il cambiamento
È importante perché la verità, che ci piaccia o no, è che cambiamo ogni giorno.
Ogni giorno siamo sottoposti a nuovi stimoli, acquisiamo nuove conoscenze, facciamo cose nuove, impariamo qualcosa di nuovo.
Se nel corso di tutti questi millenni non ci fossimo evoluti, cambiati, adattati all’evoluzione dell’ambiente circostante, saremmo scomparsi da tempo, individualmente e collettivamente.
Il problema non è quindi quello di cambiare o meno, ma di capire quello che c’è da cambiare, di sapere come cambiarlo e con quali tempi.
E questa premessa vale in ogni settore.
Forse anni fa storcevamo il naso di fronte all’idea di pubblicare un libro in self publishing, oggi è una grande opportunità per molti scrittori e professionisti per farsi scoprire e conoscere.
Pubblicare in self publishing è cambiato da un approccio considerato un po’ da “sfigati”, ad una soluzione con un grande potenziale.
Questo è il cambiamento.
Forse un domani considereremo nobile anche “pubblicare tramite l’editoria a pagamento”… ok sto scherzando, questo come cambiamento spero non accada mai.
I luoghi comuni del cambiamento
Lo psicologo americano William J. Knauss ha definito i luoghi comuni del cambiamento.
Scopriamone insieme alcuni:
- siamo impotenti di fronte agli eventi
- al momento opportuno un angelo salvatore ci porterà sulla giusta strada
- abbiamo meritato quello che ci capita
- l’aiuto degli altri è indispensabile
- il cambiamento si produrrà in maniera automatica, non possiamo provocarlo né impedirlo
- il cambiamento richiede sempre una lunga e sofferta preparazione
- la routine, i condizionamenti e le abitudini, costituiscono un ostacolo insormontabile
- giunti ad una certa età non si può più cambiare.
C’è una parte di verità in tutto questo, ma il cuore di ognuno di questi enunciati è frutto di credenze negative, di bias cognitivi che trovano terreno fertile grazie anche al senso di impotenza che possono provocare.
Non serve usare questi enunciati come alibi, ma possiamo usarli come campanelli d’allarme quando la prossima volta ricadremo nello schema mentale di utilizzare una di queste frasi come scusante.
Cosa possiamo fare invece?
Agire il cambiamento
Possiamo gettare il cuore oltre l’ostacolo e iniziare a vedere il bicchiere mezzo pieno, pieno, o persino pienissimo.
A supporto di questa tesi ci vengono in aiuto 3 citazioni famose che vi servo come tripletta:
Il saggista Thomas L. Friedman afferma che:
Di solito i pessimisti hanno ragione e gli ottimisti torto, ma tutti i grandi cambiamenti sono stati realizzati dagli ottimisti.
Mahatma Gandhi ha detto:
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
Barack Obama in uno dei suoi celebri discorsi ha esclamato:
Noi siamo il cambiamento che stavamo cercando.
Noi possiamo prendere spunto proprio da queste frasi per agire il cambiamento, per essere promotori e persino attori attivi e portatori di questo cambiamento.
Ti ho convinto?
Non lo so, volutamente lascio questo articolo sospeso per far decantare queste citazioni: ci torneremo presto perché c’è una parola magica che fa scopa con cambiamento ed è creatività.
E in questo blog è giunto il momento di tornare a parlarne.
Quando? Nelle prossime settimane.
Se non puoi aspettare, prova con questa raccolta di 52 citazioni sulla creatività, saranno un buon punto di partenza per le tue riflessioni!
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Ascolta “Aria di cambiamento | Episodio 113” su Spreaker.
Immagine da Depositphotos.