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Qual è la struttura di un buon contenuto?

Qual è la struttura di un buon contenuto?

Esiste una qualche formula o struttura o contenitore giusto per i nostri contenuti?

Me l’ha chiesto uno dei miei allievi del master in editoria e partiamo da qua per questo nuovo articolo.

La struttura base

Se provassimo a scomporre una serie di articoli tratti da diversi blog scritti da altrettanti professionisti, noteremmo che hanno tutti questa struttura:

  • Titolo
  • Apertura
  • Sviluppo del contenuto
  • Conclusione
  • Chiamata all’azione

Questa è la struttura base di qualsiasi articolo, di qualsiasi contenuto dal post lungo sul blog, a una puntata di un podcast a un video su YouTube.

Se non ci credete provate ad analizzare diversi articoli tratti dai vostri siti e blog preferiti, piuttosto che da altri contenuti multimediali.

Ma quindi, alla fine, gli articoli saranno tutti uguali?

Tecnicamente potrei dirvi di sì, è un po’ come quando abbiamo scoperto leggendo il viaggio dell’eroe, che tutti i romanzi e molti film e serie TV, si ispirano a una struttura, un canovaccio standard, eppure non ce n’è uno uguale all’altro.

La struttura di un buon contenuto è un po’ come il nostro scheletro: anche se abbiamo tutti una testa, due braccia, un corpo e due gambe alle fine siamo tutti diversi, perché quello che fa la differenza non è tanto lo scheletro ma quella combinazione unica di carne, muscoli e tessuti nervosi che ci costituisce.

Lo scheletro di ogni articolo ha una struttura talmente vasta che all’interno possiamo muoverci avendo ampio spazio di autonomia.

Oggi molti titoli di articoli iniziano così:

  • Come fare per
  • Come creare
  • Come uso 
  • Come organizzo questo o quello
  • Dove trovo ad esempio le idee per i miei contenuti o i miei lettori.

Ad esempio uno dei miei ultimi articoli era Come creare un evento di successo.

Piuttosto che le formule tipo

  • 5 vantaggi, 5 consigli pratici (il pratici è fondamentale), 5 podcast su, 5 video per…
  • 3 abitudini
  • 7 modi per, 7 considerazioni su, 7 idee, 7 suggerimenti, 7 scenari, 7 ipotesi 
  • La regola dei 5 xyz
  • L’arte di questo e quello
  • 7 luoghi comuni
  • 4 grandi idee
  • 3 futuri

Prova uno di questi e già il titolo ti sembrerà suggerire il contenuto stesso del tuo articolo!

Una volta definito il titolo è il momento di pensare all’apertura del nostro articolo.

Come iniziare un articolo

L’apertura del nostro contenuto si lega al titolo e lo rinforza.

Se nel nostro titolo c’è un numero, ad esempio “5 idee vincenti per promuovere il tuo libro”,  possiamo iniziare l’articolo chiedendo al nostro pubblico “quanti modi conosci per promuovere il tuo libro?”, per poi rispondere dicendo “te ne racconto 5 che ho scoperto proprio promuovendo i miei libri”.

Oppure un altro attacco interessante per catturare il lettore già nelle prime righe è attraverso una citazione “Sai cosa diceva Avinash Kaushik?”

Il contenuto è qualsiasi cosa che aggiunge valore alla vita del lettore.

“Cosa ci sta suggerendo questa frase?”

Oppure possiamo iniziare con un collegamento a un fatto storico: “Era l’anno 2013 quando l’autore, arrivato alla parola fine del suo libro, pensò per la prima volta: ‘e ora… ora che l’ho scritto, come lo promuovo?’.”

Il corpo del nostro articolo

Dopo essere partiti in quarta con l’apertura del nostro articolo, è il momento di pensare al corpo centrale di quello che vogliamo condividere.

Lo sviluppo dell’argomento è il cuore della struttura di un buon contenuto, è dove risiede il valore vero dell’articolo.

Se siamo alle prime armi, il mio consiglio è di scegliere 3 concetti chiave che sostengono, spiegano e danno spessore al nostro titolo e dedicare più o meno uno stesso spazio a ognuno di questi.

Sempre per iniziare con qualcosa di facile, parti con sviluppare 3 punti chiave, poi man mano che avrai dimestichezza con questo approccio potrai spostarti su 5 punti chiave, 7, 9 e persino 41 o più.

Se ci hai fatto caso, sono tutti numeri dispari, non so dirti perché, o se lo so, devo averlo letto nella notte dei tempi del web in qualche articolo che poi si è “instillato” nella mia mente.

Sta di fatto che il numero dispari funziona.

Per ognuno dei 3 punti che hai scelto, sostieni le tue affermazioni e le tue tesi con riferimenti, dati, numeri, ma anche con il tuo parere la tua opinione e soprattutto la tua esperienza diretta, se vuoi anche i tuoi errori e quello che hai imparato.

 

La conclusione

Poi c’è la conclusione.

La conclusione è anticipata da una pausa, quasi un momento in cui il lettore trattiene il fiato e poi insieme a noi fa il balzo finale, dall’altra parte del ponte dove c’è la sorpresa, lo stupore, il gioco, il sorriso, la relazione.

Può avere una sorta di “pre-conclusione” che inizia con un “ricapitolando”, che ci aiuta a ricollegarci con i punti salienti del testo e poi… via verso il gran finale!

La conclusione può avere la forma di una citazione o un aforisma, che in poche parole riassume i concetti chiave del nostro testo, oppure un aneddoto o qualcosa che ci è capitato.

 

La chiamata all’azione

Manca il quinto e ultimo tassello per completare la struttura di un buon contenuto.

Dopo, durante o insieme alla conclusione c’è la chiamata all’azione.

È fondamentale perché dovremmo aver costruito tutto il nostro testo in preparazione di questo momento.

Una volta che il lettore, o chi ci sta guardando o ascoltando, è arrivato a questo punto, cosa vogliamo che faccia?

Dobbiamo dirglielo, ripeterlo e ricordarglielo e poi cercare di farglielo fare.

Può essere un “iscriviti alla nostra newsletter per ricevere tutti i nostri prossimi contenuti”, potrebbe essere “compra questo libro”, o “iscriviti al nostro evento online” o ancora “sali a bordo di questa nuova avventura”.

 

In conclusione

Ricapitolando, la struttura di un buon contenuto è:

  • Titolo
  • Apertura
  • Sviluppo del contenuto
  • Conclusione
  • Chiamata all’azione

Se ti stai chiedendo “quanto dobbiamo restare fedeli a questa struttura?”, la mia risposta è:

Solo il giusto e il necessario fino a fare quel po’ di pratica che ci permetterà domani di rompere gli schemi, trovare la nostra strada e il nostro stile.

Quindi gioca allenati, entra in relazione con questo schema, sforzati di seguirlo fino a farlo tuo e poi quando sarai pronto gioca la partita come preferisci.

Il campo è tuo e tue saranno le regole.

 

Ascolta “#90. Qual è la struttura di un buon contenuto” su Spreaker.

Foto di Christina Morillo da Pexels

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