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5 vantaggi di un buon piano editoriale

“Davide, è davvero così importante il piano editoriale sui social?”

Se mi segui da un po’ di tempo, saprai già che la risposta per me non può che essere affermativa, assolutamente affermativa.

Hai mai pensato di girare un film senza la sceneggiatura o di pubblicare una rivista senza un solido piano fatto di rubriche, temi e argomenti?

Perché sui social dovrebbe essere diverso?

Oggi ti spiego i vantaggi chiave di un buon piano editoriale.

Il piano editoriale, di cui ho già parlato in più puntate da diversi punti di vista, è un file organizzato in temi o rubriche che riteniamo di interesse per il nostro pubblico e un’indicazione del giorno e ora in cui questi contenuti saranno pubblicati e del social destinatario di questi contenuto.

Ad esempio «citazioni di marketing il venerdì alle 11:00 su LinkedIn, Facebook e Instagram» è una delle voci presenti in un piano editoriale.

Dal piano editoriale al calendario editoriale il passo è veloce e quella che rappresenta una settimana tipo ideale di rubriche, temi e argomenti, viene esplosa nei singoli contenuti settimana per settimana.

E quindi la citazione di marketing delle 11 su LinkedIn potrebbe contenere «“La Mucca Viola non è semplicemente una questione di qualità.” Seth Godin» o una sua variante sul tema che potrebbe contenere non solo la frase del guru di marketing, ma anche un cappello introduttivo e una spiegazione del perché l’abbiamo scelta e così via.

Ripassati gli elementi base del piano editoriale, direi che possiamo focalizzarci sul perché sia così importante investire del tempo nella progettazione del nostro piano editoriale.

Sulla base della mia esperienza possiamo individuare 5 vantaggi chiave del lavorare sul vostro piano editoriale.

Migliori la tua progettazione dei contenuti

Una volta che abbiamo individuato le rubriche e gli argomenti che vogliamo sviluppare settimana dopo settimana, possiamo garantire una maggiore varietà dei contenuti.

Quando non c’è un piano editoriale, è facile vedere 5 giorni di fila di citazioni ad esempio, poi un silenzio di una settimana, poi delle foto di libri, poi un’intervista all’autore poi ancora 3 citazioni.

Insomma così come “ci vengono in mente” postiamo dei contenuti sui nostri canali social, senza sapere che in questo modo indeboliamo la qualità del nostro lavoro.

Risparmi tempo

Se abbiamo fatto un buon lavoro con il piano editoriale, ci troviamo davanti da 3 a 5 o 6 rubriche a settimana.

E il modo migliore per ottimizzare il nostro tempo è quello di dedicare un intero pomeriggio ogni settimana a raccogliere in un colpo solo i materiali da utilizzare per le nostre rubriche per almeno un paio di mesi.

Sempre per questo motivo sapendo già in partenza di quali rubriche ti stai occupando, puoi anche raccogliere del materiale aggiuntivo quando lo “incontri per caso”, per esempio navigando su blog, siti web e piattaforme e-commerce o sui social.

Alleni la costanza

Un piano editoriale richiede rigore e disciplina: se per qualsiasi motivo arriviamo lunghi o in ritardo, dobbiamo rispettare quell’impegno a qualunque costo e creare un contenuto ad hoc.
Magari non ci entusiasmerà, magari se avessimo avuto più tempo avremmo fatto un lavoro decisamente migliore, ma… ricordiamoci sempre che “fatto è meglio che perfetto”.

La costanza è un impegno con noi stessi che inizia oggi, adesso, non domani.

Se scegliamo di dedicare quattro ore ogni settimana a pianificare i contenuti per le 4 successive e quelle quattro ore sono adesso, dobbiamo proteggere quello spazio che abbiamo occupato nel nostro calendario, rispettarlo e dargli tutta la nostra attenzione.

Solo così possiamo praticare la nostra costanza e renderla sempre più forte.

Alleni la coerenza

Pianificare i contenuti in anticipo ha due grandi vantaggi:

1) Siamo sicuri di ridurre il rischio di usare più volte gli stessi contenuti senza rendercene conto.

Mi è capitato di ritrovare sugli stessi siti più volte le stesse citazioni a distanza di poche settimane: se avete un pubblico fedele se ne accorgerà e penserà che siete già a corto di contenuti o quanto meno che non li curate con la giusta attenzione.

2) Possiamo costruire nel tempo una sorta di filo rosso che collega i nostri contenuti e quindi possiamo anche organizzare una sorta di sequenza migliore, più funzionale e più utile ai nostri scopi che va a rinforzare la nostra immagine di esperti dell’argomento di cui trattiamo.

Insomma coerenza = professionalità.

Aumenti la fedeltà del tuo pubblico.

Se un lettore inizia a capire il tuo palinsesto, sarà lui stesso a cercarti ogni settimana e sarà il primo a scriverti per chiederti “scusa ma il contenuto di oggi?” quando per qualche motivo il solito giorno alla solita ora sul social che segue non c’è il tuo post.

I lettori dei nostri social li possiamo fidelizzare con la nostra costanza e impegno continuo. Diamo valore e loro continuano a seguirci grazie a quel valore.

I miei ascoltatori del podcast ad esempio sanno che la puntata esce sempre di mercoledì alle 7 della mattina, e già a quell’ora sono pronti per ascoltarla facendo colazione o andando al lavoro o in università, in auto o in treno.

Qualità e progettazione dei contenuti = fedeltà del tuo pubblico garantita.

Cerchi qualche altro spunto per lavorare non solo sul tuo piano editoriale, ma più in generale sul tuo personal branding? Ti consiglio un libro di Seth Godin, uscito qualche mese fa.

S’intitola “La pratica” ed è edito in Italia da Roi Edizioni.

In questo libro l’autore ci ricorda che l’attività creativa è una scelta quotidiana e che tutti noi possiamo ritagliarci del tempo per nutrire la nostra creatività e dare spazio al nostro lato di creatori di contenuti.

Ho già parlato di questo libro in altre puntate del podcast e sul mio sito ne trovate anche la recensione completa.

Leggetelo perché, come dice Seth Godin: “Il vostro lavoro è una serie di scelte compiute con l’intento generoso di far accadere qualcosa”.

E quel qualcosa che volete che accada ha maggiori possibilità di successo se parte da un robusto piano editoriale.

 

 

 

Ascolta “#74. 5 vantaggi di un buon piano editoriale” su Spreaker.

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