Local Strategy di Luca Bove
Alzi la mano chi ha sottovalutato finora la propria strategia di Local Search.
Dopo aver letto il libro “Local Strategy” di Luca Bove non avrete più scuse.
Ho conosciuto Luca all’interno del Growth Program di Raffaele Gaito e mi ha colpito il contenuto del suo webinar.
30 minuti dopo ho comprato il suo libro “Local strategy”
3 giorni dopo l’ho finito.
In questo articolo te ne parlo in dettaglio.
Chi è Luca Bove?
Esperto di Google Maps e Google Business Profile è socio fondatore di Local Strategy. È considerato tra i massimi esperti italiani di Local SEO ed è Product Expert nella community ufficiale di Google.
Se non conosci Luca Bove, Giorgio Tave, uno dei massimi esperti italiani di SEO, ne scrive così nella prefazione “In ogni ramo di Google, per me, c’è sempre una persona di fiducia con la quale aggiornarsi e apprendere. Per la Local, questa persona è Luca Bove. Fidati, lo sarà anche per te.”
Perché dovresti leggere “Local strategy” di Luca Bove
“Local strategy” è un libro che parla di Local SEO.
La “local SEO”, ossia la Search Engine Optimization locale, si riferisce alle ottimizzazioni della propria presenza sui motori di ricerca per cercare di apparire nelle prime posizioni dei risultati dei motori di ricerca quando le persone cercano parole chiave correlate ad aziende locali. Esempi di ricerche di questo sono possono essere “pizzeria a Milano” o “fabbro vicino a me” o ancora “idraulico qui vicino”.
Potrebbe sembrare “facile” posizionarsi bene con la propria attività con parole chiave di prossimità ma non è così: è un tema complesso che Luca Bove spiega in modo chiaro e semplice.
Il viaggio inizia da ” La Local Search: che cos’è e a cosa serve”, per poi approfondire il “Google Business Profile” è così che ora Google chiama le pagine Google My Business, per poi parlarci di Local SEO e delle differenze con la SEO classica, per arrivare alla gestione della reputazione e come comportarsi con recensioni, foto e video.
Anche se il libro è focalizzato sulla piattaforma di Google, c’è un capitolo dedicato anche alle altre piattaforme:
- Microsoft Bing Places
- Apple Business Register
- Tripadvisor
- FourSquare
- Waze
Completano i diversi capitoli parti sulla local marketing automation, temi legati alla gestione di realtà con più sedi e alle piattaforme che ti semplificano la gestione centralizzata dei contenuti legati alla dimensione “local”.
Ci sono 2 temi cardine che sono portati avanti in questo libro:
- da una parte la teoria della “search intent”, l’intento di ricerca.
- dall’altra quella che Google chiama la Teoria dei micromomenti.
La search intent si riferisce invece all’obiettivo o alla motivazione dietro la ricerca di un utente quando utilizza un motore di ricerca. In altre parole, è ciò che un utente vuole effettivamente ottenere come risultato dalla sua ricerca.
I micromomenti, scrive Luca Bove, sono “rappresentano momenti carichi di aspettative in cui gli utenti manifestano un alto bisogno di acquisto e cercano in Rete tutte le modalità per soddisfarlo.
Questa teoria si basa su tre principali caratteristiche strategiche: be there, be useful e be quick.”
Frasi “indelebili” di “Local strategy”
- Stando ai dati ufficiali di Google, il 30% di tutte le ricerche mobile effettuate dagli utenti hanno a che fare con un luogo.
- Utilizzando lo strumento Google Trends ho ricercato alcune parole chiave del tipo “vicino a me”, “nei dintorni”, “nelle vicinanze”, ecc. e dai risultati è emerso che i trend delle ricerche di questo tipo sono cresciute notevolmente nel corso degli anni proprio perché attualmente abbiamo a disposizione tecnologie abilitanti a questo genere di ricerca.
- A conferma di ciò, fonti ufficiali Google affermano che circa 3/4 delle persone che effettuano ricerche “locali” tramite smartphone nelle vicinanze si recano nei negozi entro un giorno e di questi ben il 28% compie degli acquisti.
- A livello strategico, l’obiettivo del marketer è quello di fargli trovare il punto vendita più vicino dove concretizzare l’acquisto.
- Amazon utilizza i dati di Bing Places.
- Google è il leader incontrastato delle ricerche di tipo local e i competitor presenti influiscono soltanto in misura molto minore.
- Google Business Profile aggrega le recensioni da svariati portali, anche se Google ha di fatto acquisito il monopolio del Review Market (un’indagine 20224 ha evidenziato come i consumatori prima di recarsi in un dato luogo consultano le recensioni prima di tutto su Google).
- il futuro dello shopping sarà costituito da un’interconnessione tra online e offline.
A chi consiglio la lettura di questo libro?
Il sottotitolo di “Local Strategy” è “Come usare al meglio Google Business Profile e Google Maps per acquisire i clienti dietro l’angolo. Leggendolo ci ho visto il passato, il presente e il futuro” ed è un libro utile a chiunque abbia un’attività locale: da quelle tipiche del territorio come ad esempio hotel, ristoranti, panettiere, ortolano, idraulico, fabbro a quelle di respiro più ampio come web agency, librerie ma anche centri olistici, palestre, coach, counselor, psicologi e medici in generale.
Il linguaggio è molto chiaro e semplice e chiunque ha un’attività o so occupa di attività locali dovrebbe leggere questo libro.
Concludendo…
Anche se il taglio del libro è pratico e molto operativo, c’è ampio spazio per un approccio più strategico e a lungo termine.
Di nuovo anche in questo caso, avere il proprio profilo su Google è solo il primo passo, è la gestione continua della pagina che darà i suoi frutti.
Guardando all’aspetto più visionario e ispirazionale del libro, vi consiglio di leggere le parti sul futuro dell’omnicanalità.
La scheda del Libro
Local strategy
di Luca Bove
Argomenti: Digital, Local Marketing
Editore: Maggioli Editore
Anno di pubblicazione: 2022
Prezzo di copertina: € 19,00
Disponibile anche in formato ebook
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