La fine dei social di Mario Moroni
Chi è Mario Moroni?
Mario Moroni a soli a 15 anni, nel 1999 apre la startup OkMusik, uno dei primi portali musicali italiani.
Podcaster famoso per il suo “Caffettino Podcast“, è anche moderatore di eventi e autore di “Startup di merda”.
Ce lo spiega in prima persona Raffaele Gaito che ne scritto la prefazione “In un mondo di venditori di sogni che fanno delle false promesse la loro arma vincente, c’è valore nel dire le cose come stanno, anche quando ne devi raccontare i lati meno “sbrilluccicosi”.”
Questo è un libro che dice le cose come stanno: anche se fa male. Fa male a chi come me, Mario e Raffaele nei social ci credono, ci investono, ci dedicano tempo, energie, risorse. Eppure è così fa male ma qualcuno doveva dirlo: i social sono MORTI.
Potreste considerare questo libro come un epitaffio solenne ai social, un elogio funebre che ricorda i bei tempi dei social network, prima che diventassero social media.
Prima che tutto quello in cui credevamo, crollasse sotto una serie inutile di vanity metrics in cui caschiamo e ricaschiamo in una guerra dove noi esseri umani siamo perdenti e i social no, loro vincono sempre. Perché il banco vince.
Questo libro è un conto alla rovescia da -42 a ZERO un conto alla rovescia implacabile e silenzioso che non ammette repliche.
I social sono finiti e adesso?
Le riflessioni che trovate nel libro di Mario ci aiutano a dare delle possibili risposte così come contribuiscono a far nascere nuove domande: è questo che fanno i libri, a è questo che serve questo libro.
Frasi “indelebili” da questo libro
- fine è una parola il cui significato cambia a seconda del contesto e delle variabili che le stanno intorno. In italiano basta un articolo per modificarla: il fine e la fine sono concetti diversi, uno è scopo, l’altro termine, game over.
- I social sono il nostro tam-tam, il mezzo con il quale le persone ci trovano, ci seguono, ci comprano.
- L’engagement è tutto, senza engagement non c’è consenso, senza consenso non c’è notorietà, senza notorietà non c’è carrello.
- Il problema è che di questi mezzi di trasporto che pensiamo di guidare, noi siamo i conducenti, i passeggeri, ma soprattutto siamo il carburante.
- L’engagement economy ha cambiato il mercato, le regole e il terreno del gioco sulla base di promesse che suonavano da dio: conversazione continua, relazione tra consumatori e brand, esperienze condivise, connessioni di qualità, personalizzazione dei contenuti, eccetera.
- Come suggeriva il nome originale, il social networking consisteva nel connettersi, non nel pubblicare.
- Le piattaforme (e non solo loro) hanno visto che potevano guadagnare anche da chi non guadagnava ancora, ma sognava di farlo, e si sono messe a venderci la promessa che ce l’avremmo fatta, con il loro aiuto
- i social media funzionano (fatturano) attraverso la sorveglianza e la manipolazione degli utenti, premiando i contenuti più viscerali perché più veloci e più potenti:
- la sorveglianza serve a capire i trend
- la manipolazione a sfruttarli.
Mario da grande professiosta della comunicazione qual è, ha dichiarato proprio nelle pagine del suo libro per chi è scritto.
“Non è stato scritto per tutti, né per uno o più “target”, ma per quattro persone specifiche – Fabrizio, Lara, Gloria, e Walter” conosciamoli uno ad uno:
- Fabrizio ha circa trent’anni, fa il freelance, ha un canale YouTube, e vorrebbe fare il creatore a tempo pieno, ma ancora non ha sfondato.
- Lara ha 35 anni, usa i social per leggere e scoprire cose nuove; legge e viaggia spesso ed è così attratta dalle criptovalute che sta pensando di lasciare il posto fisso.
- Gloria ha 20 anni e studia: è attratta dalla comunicazione digitale e vorrebbe diventare una creator a tempo pieno
- Walter ha 38 anni, ed è un artigiano che è riuscito a trasformare la sua passione in un mestiere. Sa di essere tanto fortunato quanto anche lontano dal “mondo che conta”, visto che si sente sempre dire di internazionalizzare per vendere al meglio.
E poi, aggiungo io, ci sono i Davide tra i 40 e 50 anni, che Internet l’hanno vista nascere (ho creato il mio primo sito web nel 1996) che ne seguono le evoluzioni che ogni volta vedono lontano e che in questo libro trovano conferme, certezze, delusioni e speranze.
Concludendo…
Come ci ricorda Mario, “La fine dei social è un’opportunità per capire chi siamo e cosa vogliamo fare per essere felici“, quindi esci di casa e fai subito qualcosa che ti nutra e che ti renda felice.
Vivi lasciando che i social occupino solo un angolo della stanza della tua vita.
La scheda del Libro
“La fine dei social. E dopo che succede?”
di Mario Moroni
Argomenti: Attualità, Social media
Anno di pubblicazione: 2023
Prezzo di copertina: € 15,00
Disponibile anche in formato ebook.
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Per approfondire:
- Potresti leggere il mio libro “Promuovere e raccontare i libri online“, perché giocando in anticipo sul testo di Mario Moroni, racconta come usarli in modo efficace senza farsi usare dai social stessi.
- Potresti guardare “la mia live su Facebook” con oltre 700 persone connesse dove parlo proprio di libri e social