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7 idee per il podcast

Arriva il periodo estivo ricco di buoni propositi e idee per progetti da lanciare poi a settembre.

Nei giorni scorsi ho provato a pensare alcune idee per nuovi podcast, poi mentre ragionavo su temi, struttura e contenuti mi sono accorto del tempo, delle risorse e delle energie che richiederebbe ognuna di queste puntate.

Così ho pensato di raccontarle qui: se a qualcuno di voi piacciono, potremmo produrle insieme oppure, perché no, vi passo il testimone sul progetto in cambio della citazione tra i credits dell’idea originale.

Cosa ne dite?

Dai scopriamole insieme!

 

Prima idea di podcast: “Messaggi dal presente futuro”

Immagina di raccogliere ogni giorno un messaggio da parte di una persona e di farlo sentire agli ascoltatori solo tra 1, 3, 5 o persino 10 anni.

L’idea è che un messaggio che ti arriva ad esempio mercoledì 13 luglio 2022, sarà poi mandato in onda il 13 luglio 2023. 

Lascia un messaggio per il te stesso futuro e consenti anche agli altri di ascoltare queste parole che potrebbero essere d’ispirazione o riflessione per tutti.

In un periodo di grandi cambiamenti, trasformazioni e incertezze, riascoltarsi tra un anno potrebbe essere illuminante.

Varianti sul tema: chiedere questi brevi messaggi a personaggi noti e famosi, oppure coinvolgere il grande pubblico che ogni mattina potrebbe mandarti dei messaggi vocali su Telegram.

 

Seconda idea di podcast: “Monologhi di oggetti di design”

Questa idea ha radici molto lontane e nasce da un mio discorso di molti anni fa a Toastmasters intitolato “La maniglia”, in cui raccontavo la storia di questa maniglia in prima persona: “Io sono una maniglia, ma non una di quelle comuni, dozzinali. Sono un oggetto unico, creato agli inizi del novecento, interamente ricoperta d’oro”.

Questo era l’incipit del racconto, se lo volete leggere lo trovate qui sul blog.

Se questa idea di podcast vi piace, potreste far parlare forchette, cucchiai, coltelli, ruote, sedie, tavolini, caffettiere. Potreste anche trovare degli sponsor: immagina di far parlare ognuno dei tanti mobili dell’IKEA, il tavolino Lack, la libreria Billy, o la sedia a dondolo Poang.

Oppure potreste spaziare tra gli oggetti di design di Alessi, Kartell o altri brand.

Una variante sul tema è far parlare oggetti più “ingombranti” come distributori automatici, ruspe, gru, elicotteri, bilici, muletti e persino macchine industriali che producono bulloni.

Oppure potremmo vendere questo progetto a un produttore automotive, dove in ogni puntata ci potrebbe essere un modello specifico di auto che parla e prende vita: Panda, 500, Maggiolone, 4×4, Peujeot 206, 3008, Ford Focus, Giulietta, Giulia non vedono l’ora di raccontarsi.

Terza idea di podcast: “What if”

Prendendo spunto dalla serie di episodi legati all’universo Marvel andati in onda su Disney+, immagina scenari analoghi ma collegati a persone comuni e momenti di vita quotidiana classica. Ogni giorno potrebbe esserci una sliding door diversa che potrebbe cambiare radicalmente il corso della singola giornata e influenzare le settimane successive.

Cosa accadrebbe con la ragazza o il ragazzo incontrati per caso al bar? E se gli avessimo chiesto il numero di telefono o l’account Instagram?

E se trovassimo un cucciolo di qualche animale sullo zerbino di casa nostra?

E così via… storia dopo storia giorno dopo giorno.

 

Quarta idea di podcast: “I mestieri del futuro”

Un podcast che parla di come sta cambiando il mondo del lavoro, ma soprattutto che racconta tutti i mestieri nati negli ultimi 5 anni e che prima non esistevano.

L’obiettivo è quello di raccontare tutte le nuove professioni per aiutare sia gli studenti a orientarsi nel mondo del lavoro, sia chi sta pensando di riposizionarsi a farlo con più consapevolezza.

Ad esempio di potrebbe parlare di growth hacker, di data scientist, di streamers ma anche di chi fa le telecronache degli e-sports e gli e-game.

Ogni puntata dovrebbe avere un ospite esperto di quel tema, raccontare cosa fa e come lo fa e perché ha scelto questa professione, dare indicazioni sul percorso da fare per arrivare a padroneggiare quel tema specifico, che possibilità ci sono e consigli specifici per iniziare.

Di questo podcast mi vengono in mente due varianti:

“I mestieri del presente futuro”: ci sono tante professioni oggi che esistevano anche 20 o 30 anni fa, ma che sono cambiate radicalmente nei modi e nei tempi con cui si approcciano.

Pensate banalmente al lavoro di scrittore o giornalista iniziato con la macchina da scrivere prima, il word processor dopo e oggi svolto con l’ausilio di strumenti come Evernote e Notion.

Un’altra variante è “I mestieri del passato” perché negli ultimi 200 anni sono scomparsi tantissimi mestieri e sarebbe bello preservarne la memoria storica.

Sto pensando sia a lavori pesanti tipo il lavorare in miniera, sia ai bambini che riposizionavano i birilli sulle piste da bowling dopo ogni tiro.

 

Quinta idea di podcast: “Risorse molto umane”

Parliamo di mondo del lavoro sì, ma con un focus particolare alle persone, al loro quotidiano, a quello che provano, vivono e sentono.

Uno spazio di confronto tra HR e dipendenti, tra professionisti e aziende con al centro noi, le persone non come matricole e pedine di un gioco più grande che non possiamo comprendere e capire, ma come attori di primo piano interessati alla propria autorealizzazione e al successo dell’azienda attraverso un proprio contributo effettivo.

Un podcast che dovrebbe andare oltre le tecniche e i metodi, oltre gli approcci e i modi per raccontare la quotidianità di queste risorse molto umane pronte a compiere imprese molto divine.

 

Sesta idea di podcast: “American Gods”

Prendendo proprio spunto da “American Gods”, il capolavoro di Neil Gaiman, sarebbe interessante raccontare in ogni puntata un “dio diverso” al quale, per un certo periodo di tempo, immoliamo e diamo tutto di noi stessi.

Si potrebbe parlare del dio Denaro o del dio Internet ma sarebbe interessante andare oltre queste generalizzazioni e lasciar parlare divinità più di nicchia.

E se Netflix o PrimeVideo fossero dinività?

Se lo fossero Amazon, Apple o Microsoft?

E se lo fosse il mitico Farmville sul quale noi abbiamo speso decine di ore raccogliendo frutta e verdura e dando vita a migliaia di mucche e galline?

 

Settima idea di un podcast: “La tecnologia della generazione X”

Oggi quando parlo con le nuove generazioni, spesso mi accorgo che danno molto per scontato, come se Apple e iPhone ci fossero da sempre, come se Windows esistesse dall’alba dei tempi.

Credo che per comprendere al meglio il presente sia interessante capire e conoscere il passato.

Se tutti conoscessero la trasformazione da vinile, a musicassetta, a walkman, per poi arrivare prima al lettore mp3 e poi all’iPod e alla musica in streaming (passando per Napster), ecco sarebbe tutto più interessante.

Anche perché molte di queste trasformazioni sono accompagnate da frasi di grandi personaggi che hanno sempre smontato la tecnologia nuova che stava arrivando.

Ad esempio una frase attribuita a Thomas J. Watson presidente di IBM:

Penso che ci sia un mercato mondiale per, forse, cinque computer.

Oppure:

Non c’è motivo per un privato di avere un computer in casa propria.

di Kenneth Olsen, fondatore della Digital Equipment Corporation.

Ne trovate molte altre su questo articolo “Frasi celebri da rimangiare”. 

 

Un’ultima sfida

Vuoi andare oltre?

Non fare un podcast, ma pensa a questi 7 spunti come un tracce per un libro, un saggio, un romanzo, un ciclo di video su YouTtube, una serie di appuntamenti su Twitch o un profilo su Instagram o Tiktok.

È un ottimo esercizio di contenuto liquido che ti aiuterà a esplorare le infinite potenzialità dei contenuti e a trovare il giusto mezzo/media adatto a raccontarli e condividerli.

Ascolta “7 idee per il podcast | Puntata 103” su Spreaker.

Immagine da Depositphotos.

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