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Come promuovere un libro sul web

Qualche settimana fa sono stato intervistato da Roberto Russo di Graphe Edizioni qui trovate una trascrizione dei punti chiave del nostro dialogo, buona lettura!

Cosa significa promuovere un libro sul web?

Promuovere l’editoria sul web non è tanto diverso dal farlo nella realtà: bisogna trovare tutte le occasioni (positive) per far parlare del nostro libro, ovviamente senza diventare degli “stalker”, senza proporci a chiunque in maniera invadente.

L’approccio corretto è chiedersi: a chi interessa il mio libro o il mio contenuto? E individuare le nicchie più adatte.

Ma attenzione, questo non basta: per farsi ascoltare è necessario costruirsi una reputazione fino a essere considerati autorevoli, coerenti, interessanti, raccontando e condividendo il proprio sapere.

Acquisire credibilità richiede tempo, l’ideale sarebbe iniziare a “seminare” on line già nel momento in cui si inizia a lavorare ad un libro, in ogni caso è bene cominciare almeno 6 mesi prima della pubblicazione ad interagire e farsi conoscere dai possibili interessati.

 

Quali social sono più o meno adatti a parlare di libri?

Gli appassionati di lettura che seguono da molto l’argomento sul web, conosceranno social specifici come Scoop e Anoobii. Quest’ultimo sta tornando alla ribalta grazie a nuovi aggiornamenti che puntano a rinnovarlo e ripopolarlo.

All’estero è in voga anche Goodreads di Amazon, ma da noi non ha ancora trovato molto spazio.

Se guardiamo invece ai social network più popolari, sicuramente Facebook è il più adatto, poiché permette la creazione di community attraverso i gruppi.

Sui gruppi si instaura un legame diverso fra gli utenti rispetto a chi semplicemente segue una pagina: i vari autori possono far partire una discussione, gli utenti fare domande, e si attiva così un’interazione maggiore.

Anche su LinkedIn è possibile attivare dei gruppi, ma è una funzione poco utilizzata, al punto che si preferisce promuovere un libro con i post e reindirizzare poi gli utenti sui gruppi Facebook.

Con Telegram la gestione delle discussioni è molto meno comoda, mentre Instagram può fare da supporto alla comunicazione soprattutto con le dirette.

Di conseguenza ci possiamo domandare: quanto davvero bisogna essere presenti sui social? E qual è il reale ritorno che si ottiene in termini promozionali? Vale sempre la pena?

Su questo mi sento di consigliare: insisti sempre ancora 5 secondi.

Ciò che paga, nell’uso dei social, non è l’onnipresenza, ma è soprattutto la costanza. 

È giusto scegliere una piattaforma da privilegiare a seconda dei propri obiettivi, se non si ha tempo di seguire con dedizione tutti i canali di comunicazione. Garantire una presenza duratura genererà comunque dei risultati.

Si può partire in piccolo e crescere man mano, o trovare una costanza e ogni tanto dare un “boost” quando sentiamo di poter dare di più, cogliendo ogni occasione per far nascere condivisioni, collaborazioni e passaparola.

 

C’è una nicchia per tutto? Come si crea la giusta Community?

Un editore può pubblicare libri sugli argomenti più disparati, ma in genere si tende a raggrupparli in collane a seconda dei temi trattati.

È questa la dimensione ideale entro la quale si catalizza l’interesse di un gruppo specifico di persone, ed è lì che, laddove è possibile, attorno all’identità di collana possiamo creare la nostra community online.

Ad esempio, nell’ambito della promozione di una raccolta, l’editore può invitare ciascun autore a partecipare alla comunicazione con il pubblico, creando svariate occasioni di approfondimento e confronto che possono coinvolgere attivamente ed attrarre le persone.

Ne restano fuori solo quei libri che non si raggruppano entro un nucleo coerente.

 

Tre caratteristiche che possono rendere appetibile un libro sui social

La copertina: se l’immagine di copertina è ben fatta, con un’immagine attraente, parti già in vantaggio sui social!

Il titolo: bisogna assicurarsi che non sia né troppo banale (evita di copiare da Amazon!) e nemmeno troppo sofisticato; da solo, o associato a un sottotitolo, deve far intuire in che direzione va il libro.

Un buon contenuto da raccontare: c’è quasi sempre un percorso da seguire, un’evoluzione, un “viaggio dell’eroe”, un filo narrativo che possiamo far emergere, introdurre e raccontare per invogliare i lettori a scoprire il nostro libro.

 

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Ascolta “#92. Promuovere un libro sul web con Davide Giansoldati” su Spreaker.

Immagine da Pixabay

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