Jane va a nord di Joe R. Lansdale
Quest’anno ho fatto indigestione di Lansdale, dopo aver letto “Elefante a Sorpresa”, “Caldo inverno”, “Una cadillac rosso fuoco“, “Sotto un cielo cremisi” e “Devil Red” ho concluso in bellezza con “Jane va a nord”, edito da Mondadori Editore.
Perché dovresti leggere “Jane va a nord” di Joe R. Lansdale
Ogni tanto Lansdale, “esce dai ranghi” delle solite avventure di Hap & Leonard, per regalarci storie ancora più divertenti e incredibili.
Per chi come me, che è un suo fan di lunga data, questi romanzi sono occasioni per lasciarsi trasportare in avventure dall’esito sconosciuto e spesso inatteso.
Questa volta la protagonista è Jane, una ragazza che ha appena perso il lavoro in lavanderia e che si trova senza un dollaro.
Jane riceve dalla sorella un invito a raggiungerla per il suo matrimonio, che si terrà pochi giorni dopo ma: la sorella vive al nord e per raggiungerla le servono alcuni giorni di viaggio, la sua auto è un rottamene che ha deciso di lasciarla in asso e per finire Jane detesta la sorella.
Questi sono i tre ingredienti che la portano a incrociare la strada con Henry, una donna scontrosa e con un occhio fuori che va nella stessa direzione per una visita oculistica.
In perfetto stile Lansdale, le due protagoniste “Si strinsero la mano e Henry gliela stritolò così forte che Jane sentì il buco del culo stringersi spasmodicamente per un istante, e poi fu fatta.”
Queste due protagoniste Henry e Jane, una variante delle famose Thelma e Louise, ma più strampalate e sopra le righe, vi regaleranno diverse ore di potente intrattenimento.
Frasi “memorabili” di “Jane va a nord”
Tra le mie evidenziazioni del libro, ecco alcune citazioni:
- La guidava una ragazza bionda, evidentemente convinta di essere immortale.
- era nel pieno di un’estate del Texas orientale, così afosa durante il giorno che perfino una lucertola avrebbe avuto bisogno di un cappello di paglia.
- Sentì Henry russare dal sedile posteriore. Era come ascoltare il suono di una motosega che squarciava un ceppo di quercia.
- Era così lenta e concentrata che un topo avrebbe potuto correrle su per una gamba, baciarle il culo e riscendere sull’altra gamba per poi scomparire nel bosco, prima che il suo piede toccasse terra.
- È la dannata quintessenza di tutti i tostapane.
Quando arriverete alla fine del libro, e sono sicuro che ci arriverete, vi chiederete se questa sia un’opera autoconclusiva o il primo romanzo di una nuova serie con Jane ed Henry come protagoniste, io spero proprio nella seconda ipotesi.
Buona lettura!