La degustazione del piano editoriale
Il tema della puntata di oggi è il piano editoriale: ne ho già parlato nella scorsa puntata, è infatti uno strumento per allenare la costanza, una delle qualità necessarie per la vostra presenza sui social.
Oggi voglio tornare su questo argomento trattandolo da protagonista.
Cos’è un piano editoriale?
È un documento che serve per pianificare la pubblicazione di contenuti sia per i social, il vostro sito o blog o persino per il podcast.
Spesso viene rappresentato come una matrice dove in orizzontale ci sono i giorni della settimana e in verticale i canali su cui pianificare.
La parte fondamentale sono comunque i contenuti che andrete a posizionare nelle diverse celle, le rubriche, gli argomenti o temi o come volete chiamarli.
La parte complessa del piano editoriale è tutta qui: nel trovare gli argomenti giusti e posizionarli al posto giusto nella settimana.
Questo punto chiave è un elemento fondamentale del successo della vostra comunicazione online.
Come potete costruire un buon piano editoriale?
Come primo passo vi consiglio di analizzare i vostri contenuti e di dare un nome ai possibili argomenti che vorreste trattare.
Se il vostro libro è un saggio, un manuale o una guida, l’indice stesso del libro potrebbe essere un buon punto di partenza sui contenuti da trattare.
Se invece scrivete racconti o poesie, potreste prendere spunto dai singoli testi e raggrupparli in insiemi di argomenti comuni.
Se il vostro libro è un romanzo, a prescindere dal genere, focalizzatevi sui temi toccati nel libro, ma soprattutto sui contorni che lo delimitano: periodo storico in cui si svolge, la/le città in cui la storia si sviluppa, curiosità sui personaggi e il loro passato. Approcciate questo esercizio aprendo la mente a tutte le connessioni possibili: colonne sonore ideali per ascoltare questo o quel capitolo, cantanti preferiti dai protagonisti, piatti preferiti, profumi e odori che rievocano quelle atmosfere, ricette e piatti preferiti.
Anche se questo consiglio è valido soprattutto per i romanzi, funziona abbastanza bene anche per tutte le tipologie di libri: se state scrivendo un testo divulgativo sulla fisica o le scienze, ci sono di sicuro tanti spunti da cui potete attingere, ad esempio, dalla serie Big Bang Theory.
Se il vostro libro è un fantasy, andate oltre “Il trono di spade” e spaziate anche tra riferimenti di serie e film più recenti e attuali, potreste ottenere anche della visibilità extra dai fan di quelle serie in onda proprio in questo momento sulle piattaforme di streaming.
Pensate più in generale al vostro pubblico ideale, quel famoso zoccolo duro di 150 persone, il numero di Dumbar di cui abbiamo già parlato alcune puntate fa.
Chiedetevi quali sono gli interessi del mio pubblico ideale? Oltre ad essere un appassionato di gialli, a cosa si appassiona, come lo posso intrattenere sulla mia pagina?
Se foste un buon oste, quali altri piatti della vostra taverna gli fareste assaggiare?
L’oste conosce molto bene i suoi avventori, studia e crea il suo menù per attirare la giusta clientela, le portate sono un po’ come il nostro piano editoriale.
Il foglio svolazzante all’ingresso del locale che dice “oggi lasagna” o “venerdì pesce”, è il predecessore delle stories di Instagram.
Per curare la vostra presenza online, dovete comportarvi nello stesso modo e capire le “pietanze giuste” da inserire nel vostro menu, quelle per cui fan e follower tornano nel vostro locale, la vostra pagina o profilo social.
Così come l’oste sa che ci sono dei piatti adatti per il lunedì, altri per il venerdì e altri ancora ad esempio per la domenica, così anche per voi ci deve essere la stessa attenzione nella scelta dei contenuti e nel giorno in cui pubblicarli.
Al lunedì a inizio settimana, ad esempio funzionano dei post che in qualche modo danno la carica per farcela i prossimi sette giorni.
Potreste rubare le frasi dalla bocca dei vostri personaggi oppure riprenderne altre di autori famosi, ad esempio, “Ogni lunedì mattina si inizia una settimana che sarà peggiore di quella precedente e migliore di quella successiva.” la citazione è dello scrittore Arthur Bloch.
L’investigatore creato da Rex Stout, Nero Wolfe, ha cambiato cappello e in un libro del 2007 di Salani Editore, racconta il suo manuale di cucina, oggi forse sarebbe stata una bella rubrica sul canale social dell’autore.
Oppure potreste incrociare i contenuti del vostro libro con ad esempio i santi del giorno: c’è un santo per ogni causa, per ogni sfida, per ogni impresa, per ogni sfortuna o imprevisto, potrebbe essere interessante trovare un legame tra i vostri contenuti e le storie e aneddoti che ruotano intorno a questi figure.
Vi servono altre idee? Perché non provate con “i 365 pensieri”, una serie di libri editi da edizioni Whitestar con citazioni e spunti per ogni giorno dell’anno: ad esempio 365 pensieri di saggezza dal Giappone, 365 messaggi di amore e rispetto, 365 giorni di immagini e pensieri per nutrire l’anima, 365 passi verso la saggezza orientale, Lo zen quotidiano. 365 giorni di serenità.
L’importante è definire bene gli argomenti e il giorno della settimana più adatto per pubblicarli, tenendo conto che più si va verso il fine settimana, più funzionano meglio quiz, sfide, giochi e interazioni con il pubblico più semplici e leggere.
Ogni giorno della settimana si presta a molti altri contenuti legati all’almanacco, alle ricorrenze più o meno note, ai lo sapevi che, o ai consigli, trucchi o suggerimenti, senza contare quello che accade ogni giorno.
Da una parte potreste commentare con la voce di uno dei personaggi delle vostre storie, le notizie dei quotidiani o le curiosità o assurdità che si leggono in rete; dall’altra potreste farvi ispirare dagli accadde oggi di Wikipedia che in home page ogni giorno riepiloga tutte le ricorrenze.
Attenzione, le rubriche hanno anche un altro scopo: una volta che avete definito il piano editoriale e sapete che ad esempio il mercoledì volete pubblicare un consiglio di lettura, nei giorni precedenti c’è una sorta di radar nella vostra mente che si attiva quando nota un contenuto utile per quella rubrica, è quello che chiamo “Pensarci senza pensarci”, ma di questo vi parlerò in un’altra puntata.
Tornando al nostro menu, ricordatevi… ogni locanda è nota e famosa per un piatto speciale, trovate il vostro e puntate sul raccontarlo ogni settimana.
Ascolta “#6. La degustazione del piano editoriale” su Spreaker.
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